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    ARTE E LETERATURA

 
    Gabriele D'Annunzio, Principe di Montenevoso, a volte scritto d'Annunzio è stato uno scrittore italiano, poeta, giornalista, drammaturgo e soldato durante la prima guerra mondiale ha occupato un posto di rilievo nella letteratura italiana 1889-1910 e dopo che la vita politica dal 1914 al 1924. E 'stato soprannominato Il Vate (Il poeta) e Il Profeta (Il Profeta).

D'Annunzio è stato associato con il movimento decadente nelle sue opere letterarie, che interplayed a stretto contatto con il simbolismo francese e Estetismo inglese. Tali opere rappresentato una svolta contro il naturalismo dei romantici precedenti e era sia sensuale e mistica. Egli è venuto sotto l'influenza di Friedrich Nietzsche che trovare sbocchi nei suoi contributi letterari e poi politica. I suoi affari con le donne, tra cui Eleonora Duse e Luisa Casati, ha ricevuto l'attenzione del pubblico.

Durante la prima guerra mondiale, la percezione di D'Annunzio in Italia si sarebbe trasformata dalla figura letteraria in un eroe di guerra nazionale. Egli è stato associato con le truppe d'assalto d'elite Arditi dell'Esercito Italiano e ha partecipato ad azioni come il volo su Vienna. Come parte di una reazione nazionalista italiano contro la Conferenza di pace di Parigi, ha fondato il breve italiano Reggenza del Carnaro a Fiume con se stesso come Duce. La costituzione in "musica" il principio fondamentale dello Stato ed è stato corporativista in natura. Alcune delle idee ed estetica influenzato fascismo italiano e lo stile di Benito Mussolini.

 

I PASTORI

Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
La greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

 
G

Gabriele d'Annunzio 
Principe di Montenevoso 

(12/3/1863 - 1/3/1938) ha suscitato per anni l'amore e l'odio dell'opinione pubblica e della critica. 
 

       


L'ABRUZZO RURALE, CON LA SUA NATURA ANCORA INCONTAMINATA,
FU SEMPRE LA SUA FONTE DI INSPIRAZIONE PRINCIPALE.




Autoritratto, 1877

Francesco Paolo Michetti  
(1851 - 1929
)
 
   Michetti fu intimo amico di d'Annunzio, il quale, in una lettera del 4 gennaio 1891, gli scriveva: "Da molto tempo noi siamo fratelli: e tu non mi hai dato mai, mai un dolore, non hai mai offesa neppure col più piccolo urto la mia anima ammalata e traviata".

    Francesco Paolo Michetti
 nacque nel 1851 a Tocco Casauria, allora in provincia di Chieti, oggi di Pescara. Frequentò l'istituto tecnico nel capoluogo teatino mostrando attitudine per la pittura, che perciò continuò a studiare all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Nella stessa città egli presentò il suo primo dipinto di grandi dimensioni nel 1877: La processione del Corpus Domini.

È del 1883 un'altra sua importante opera, esposta la prima volta a Roma: intitolata Il Voto, gli era stata ispirata dalla partecipazione ricca di fede e ardore religioso dei pellegrini alle celebrazioni della festa di S. Pantaleone nell'omonimo santuario di Miglianico. Allo stesso anno risale la decisione dell'acquisto, da parte del Michetti, dell'antico convento francescano di S. Maria del Gesù a Francavilla al Mare, dove aveva stabilito la sua residenza, alternandovi però, negli anni della sua più intensa attività pittorica, lunghi soggiorni a Napoli. Dal 1884 al 1896 egli dipinse più di trenta tele di grande pregio, tra le quali La Figlia di lorio, del 1895, presentata a Venezia, acquistata da un berlinese l'anno seguente, divenuta quindi proprietà della Galleria Nazionale d'Arte di Berlino. Essa sarebbe tornata in Italia nel 1932 comprata, tramite l'interessamento di Giacomo Acerbo, dalla Provincia di Pescara, presso la cui sede è oggi conservata ed esposta.

Nel 1888 Francesco Paolo Michetti aveva sposato, alla presenza di quattro testimoni, fra i quali Gabriele d'Annunzio e Luigi Luise, Annunziata Cermignani, che gli avrebbe dato tre figli: due maschi e una femmina. A sua volta egli era stato testimone, nel 1883, alle nozze del poeta con Maria Hardouin, duchessa di Gallese, dalle quali sarebbero nati Mario, Gabriellino e Veniero. Michetti fu nominato senatore dal re Vittorio Emanuele III nel 1909, su proposta di Giolitti. Morì nel 1929 nella sua casa di Francavilla in seguito ad una polmonite.

 

Rappresenta con il fratello Giuseppe, il primo tentativo di un indirizzo verista nella pittura italiana dell'Ottocento.


Filippo Palizzi 
(Vasto, 1818 – 1899) è stato un pittore italiano.


Fu definito anche "il pittore degli animali" con riferimento a una delle sue tematiche preferite.

  Fu iniziato all'arte da un modellatore di statuette per presepi della sua Vasto, dove visse fino al 1837, anno del suo trasferimento a Napoli.   

Sulla scia della scuola napoletana di paesaggio e di una spontanea inclinazione orientò quindi il suo lavoro verso una dettagliata osservazione del "vero".

Fu tra i primissimi pittori a interessarsi di fotografia e a praticarla sulla base di conoscenze tecniche molto approfondite. Sappiamo infatti che fin dall'inizio degli anni cinquanta era in grado di preparare da solo le lastre fotografiche e utilizzava normalmente le immagini fotografiche, proprie o di altri, come modello per i suoi dipinti. Si vede dalle sue lettere che condivise questa pratica con tutti i suoi fratelli.

Il suo stile, affine a quello del fratello che si formò d'altronde indipendentemente da lui si orientò verso una tecnica più minuta e statica con dipinti di piccole vedute e angoli rustici dei dintorni di Napoli.

 
     
IL MARE d'ABRUZZO sa rendersi indimenticabile, 133 chilometri di costa, lungo la quale si alternano arenili dorati e fresche pinete, scogliere, promontori, spiagge animate e festose e lidi solitari dove crogiolarsi in pace: il mare d'Abruzzo è tutto questo, con in più la simpatia e la proverbiale ospitalità degli abruzzesi .
 
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE. Le montagne del Parco presentano un paesaggio vario ed interessante in cui si alternano vette tondeggianti, tipiche dell'Appennino, a pendii dirupati dal tipico aspetto alpino.

 

 
IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLLI, nelle campagne di Casalbordino, ha la sua origine dall’apparizione della Beata Vergine Maria ad un anziano di Pollutri, Alessandro Muzio, avvenuta nel lontano 11 giugno 1576....
 
IN ABRUZZO, I CASTELLI sono una costante del luogo: alcuni di essi sono diventati dei musei, altri sono stati ricostruiti, mentre di altri ancora  rimangono solo le rovine. In ogni caso, però, permettono al turista in gita di ammirare uno splendido pezzo di storia ricco di fascino..
       
SETTEMBRE. ANDIAMO È TEMPO DI MIGRARE. Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare, vanno verso l’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti...
 
ABRUZZO FORTE E GENTILE. Antichi rituali pagani, Romani ed Italici, sommati a secoli di tradizione Cristiana, insieme alla cultura rurale e pastorale, impreziosiscono gli usi e costumi della Regione dando vita ad un calendario di feste popolari ed eventi che copre tutti i 365 giorni dell'anno.
   
ABRUZZO, TERRA RICCA DI SAPORI e prodotti genuini che rendono la cucina del territorio indimenticabile. Abruzzo offre a chi lo visita un'ampia scelta di profumi e sapori. Boschi, pascoli e fertili colline consentono alla mano sapiente dell'uomo di realizzare cibi e bevande indimenticabili
   

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