In Abruzzo, un terzo del territorio è vincolato da aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali. Una scelta forte, lungimirante, di chi ha fatto dell’ambiente la propria prima risorsa e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”. Nell’insieme, questo patrimonio è collocato principalmente, ma non esclusivamente, sulle montagne, dove i paesaggi e gli ecosistemi variano a seconda della quota, passando da ambienti tipicamente mediterranei a scenari francamente alpini, con mughete e steppe d’alta quota.
Nell’ambito delle regioni appenniniche, l’Abruzzo si caratterizza per la natura prevalentemente montuosa del suo territorio, con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota. Una caratteristica dovuta al particolare sviluppo che l’Appennino assume nel suo tratto centrale, nel quale – oltre a conservare il suo andamento mediano rispetto alla penisola – si espande trasversalmente dando origine a un complesso sistema di corrugamenti montuosi paralleli, inframmezzati da vasti altipiani. Questo forte nodo montano, posto interamente in Abruzzo, vanta le maggiori vette dell’Appennino, con il Corno Grande del Gran Sasso (2912 m s.l.m.), il Monte Amaro della Majella (2794 m s.l.m.)
ROCCARASO- Parco Nazionale della Majella, Abruzzo
Posto alla sinistra dell'alto corso del fiume Sangro e compreso nel Parco Nazionale della Majella, Roccaraso è adagiato al centro dell’Altopiano delle Cinquemiglia e per secoli è stato crocevia per la transumanza e i commerci tra Nord e Sud.
PESCOCOSTANZO - Parco Nazionale della Majella, Abruzzo
Nella regione degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, tra immensi e silenziosi pascoli che sono alla base dell’insediamento umano e dello sviluppo dei centri sorti in questi luoghi, a 1.400 s.l.m. è situata Pescocostanzo. Centro di antica origine e luogo di intensa civiltà, può vantare una favorevole temperie culturale, esemplata dall’eccezionale patrimonio di monumenti rinascimentali e barocchi a testimonianza della straordinaria vicenda artistica e culturale che sviluppò soprattutto tra il 1440 e 1700. La tradizione artigiana è riuscita a rimanere viva e a salvare il patrimonio di esperienza, capacità tecnica, stile e qualità. La lavorazione del merletto a tombolo, quella della filigrana e del ferro battuto, rappresentano un punto di forza dell’offerta turistica locale. Pescocostanzo ha saputo recuperare l’antico ruolo, accreditandosi definitivamente come meta di turismo arte e cultura, oltre che di soggiorno estivo ed invernale. Pescocostanzo in un ambiente naturalistico eccezionale aggiunge la proposta di una vacanza, estiva ed invernale, integrandosi in un comprensorio che rappresenta con le infrastrutture e le ricettività delle vicine Rivisondoli e Roccaraso, l’offerta montana più completa della montagna abruzzese.
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Sulle strade del Parco Nazionale d'Abruzzo: l'allegra comitiva della Nuova Arcadia, improvvisando un saltarello-bus sulle note del tormentone" Cicirinella" !
GROTTE DEL CAVALLONE - Parco Nazionale della Majella, Abruzzo
La Grotta del Cavallone, di origine carsica, si sviluppa per più di due chilometri; si divide in una galleria principale e tre diramazioni secondarie.
Scesi dalla cestovia, col naso all’insù, non si farà fatica ad immaginare l’entrata della Grotta come un occhio di cavallo gentilmente incastonato nella parete rocciosa dalle forme che ricordano il suo muso. Da questo richiamo sembra derivi il nome Cavallone. Altri sostengono che Cavallone derivi dal nome della Valle, un tempo chiamata Valle Cavallo.
Inoltrandosi nella cavità, accompagnati da appassionate guide, a pochi passi dall’atrio, ci si trova all’ingresso della Galleria della Devastazione, dove il caos del tempo ha il sopravvento sull’armonia delle forme e dell’immaginazione. Proseguendo per la strada principale, ancora accompagnati da raggi di luce esterna, si giunge alla Sala di Aligi, dove si ha la prima consapevolezza del lavoro costante dell’acqua, sintomo di creazione e di vita: davanti ai nostri occhi una vera e propria cascata di pietra!
È proprio l’acqua la vera protagonista del nostro viaggio all’interno di questo meraviglioso ed unico mondo sotterraneo. Acqua regista di forme, creatrice di pozzi, gallerie, laghetti sotterranei; acqua madre di stalattiti e stalagmiti.
La visita in Grotta durerà circa un’ora, la temperatura costante di 10 gradi e l’umidità percepita è del 96%.
GUARDIAGRELE - Parco Nazionale della Majella, Abruzzo
Guardiagrele (Guardia Graelis in latino) è un comune italiano della provincia di Chieti in Abruzzo.
È sede del Parco Nazionale della Majella e fa parte della Comunità montana della Maielletta, nonché del club I borghi più belli d'Italia.
Famosa per le produzioni artigianali, in particolare nella lavorazione dei metalli, oltre ad aver dato i natali all'orafo, incisore e pittore Nicola Gallucci, detto Nicola da Guardiagrele, ospita tutti gli anni dal 1º al 20 agosto la Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese. Fu il primo luogo, insieme ad Agnone, dove iniziò la produzione della presentosa, un gioiello femminile abruzzese generalmente in oro, indossato nelle occasioni di festa.
“Guardiagrele, la città di pietra, risplendeva al sereno di maggio. Un vento fresco agitava le erbe su le grondaie. Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure, dalla base al fastigio, certe pianticelle delicate, fiorite di fiori violetti, innumerevoli cosicché l’antichissimo Duomo sorgeva nell’aria cerulea tutto coperto di fiori marmorei e di fiori vivi."